bio e critica
L’autore nasce a Pola, in Istria - Croazia. Attratto dal suadente richiamo dell’amore, prima di concludere a Urbino gli studi universitari si trasferisce a Lubiana. Dopo qualche anno di residenza in Slovenia, varie vicissitudini lo riportano a Pola dove trascorre la maggior parte del tempo dietro al bancone di un bar in gestione e dietro ad una scrivania della redazione cittadina del quotidiano fiumano “La Voce del Popolo”. Il suo girovagare termina - forse sì forse no - quando si trasferisce a Gorizia, dove vive ed opera tutt’ora.
Sin da sempre Dobran predilige, sopra ogni altra cosa, l’ozio, costantemente importunato dagli obblighi dettati dalla sopravvivenza quotidiana e frammentato, qua e là, da sporadiche scritture (vedi la sezione Letture). Per puro diletto si è occupato anche di critica letteraria interessandosi della poesia dell’Istria e del Quarnero nel secondo Novecento, e specificatamente dei poeti di lingua italiana oppure cultori delle parlate istrovenete e istriote, trattando le poetiche di Osvaldo Ramous, Eros Sequi, Lucifero Martini, Sergio Turconi, Mario Schiavato, Giacomo Scotti, Eligio Zanini, Alessandro Damiani, Sandro Cergna e Alessandro Salvi. I suoi articoli di critica letteraria sono raccolti ne Le parole rimaste (2010), di cui l’autore ne è stato inoltre curatore a fianco di Nelida Milani.
Critica - Le parole rimaste
Chi prima d’addentrarsi nella lettura dei Volumi I e II de Le parole rimaste preferisce un assaggio, può scaricare qui sotto il saggio critico di Roberto Dobran intitolato Tra neorealismo e realismo.
Le parole rimaste | Saggio critico Tra neorealismo e realismo | download libero