L'architettura della parola

Nella commistione, nel mescolarsi delle forme, nelle notti passate a discutere con gli amici, quando il tempo aveva ancora la libertà d’esser speso per amore, e forse, anche per ozio. È lì, proprio in quel momento, che nascono i sogni più ingenui. Ed è lì che, alla fine, ci ritroveremo, ubriachi di vissuti, di istanti, pieni, a volte anche inconsapevoli.
Questa è una di quelle serate.
Il cui sapore l’ho capito solo dopo molto tempo.
    (Flavia Fasano)

On stage: Giancarlo Lombardi alla chitarra, Juan Arias Gonano alle pareti, Roberto Dobran e Flavia Fasano al microfono.
Fotografie di Silvia Profumi | Studio 14

versi a l'alchimista 2009 - Poesia Cristina

Nel segno della critica sociale
Poesia di Cristina Gonano

Segno lucido, forte, sicuro
… passione…
Visi scarni, gente affamata
danza assieme al grande oro
Manovrati, torturati
… morte…
che bussa alla loro porta.
Corpi - scheletro.
Rottami.
Lamiere accartocciate
Groviglio di dolore;
… povertà…
La falce si scatena
grondante di sangue.
Una ad una
sceglie le vittime:
il suo cibo prelibato
le avvolge nel filo spinato.
Prigionieri nell’eternità.

… bella donna…
Linea sinuosa
Linea corposa
Linea sazia
del buon cibo
Accoccolata nel morbido
divano vellutato.
Una lampada preziosa
le illumina il corpo
e la fa splendere
nel dolce ozio.
… nessun problema…
In casa sua
non entra mai
quell’odore acre
di morte dolorante.

Lei continua ad ignorare
tutto l’oro della vita!

versi a l'alchimista 2009